martedì 11 ottobre 2011

Shanghai Devil: Storia e Avventura

Si può in 94 tavole di fumetti delineare lo sfondo storico e culturale in modo chiaro e interessante, senza apparire didascalici e noiosi? E si può nello stesso numero di tavole presentare una serie di personaggi di contorno credibili e suggestivi? E si può, infine, introdurre l'Avventura in un crescendo che sfocia nel botto finale o meglio, visto il contesto, nel "fuoco d'artificio" delle ultime pagine? La risposta è sì se a tessere la trama della storia è uno sceneggiatore dell'esperienza di Gianfranco Manfredi.
Ho appena letto (e riletto per apprezzarlo con maggiore calma) "Il trafficante d'oppio", il primo numero di Shanghai Devil, la nuova mini-serie Bonelli appena uscita in edicola. L'attesa di parecchi mesi è stata ripagata da una lettura scorrevolissima, sapiente mix di Storia e Avventura: un equilibrio tessuto pagina dopo pagina. Davvero suggestiva l'ambientazione nella Shanghai di fine Ottocento, interessanti le informazioni sul contesto storico distribuite con continuità lungo la storia attraverso le parole dei vari personaggi di contorno, uno più azzeccato dell'altro, dal maestro Ziwen all'amico attore Ha Ojie, dalla prostituta Meifong al commerciante James Burke, dal brigante Likang al padre di Ugo.
Bravo Massimo Rotundo a disegnare volti ed espressioni, ma soprattutto i costumi, le architetture, gli sfondi anche maestosi come il porto, le vie cittadine, gli interni del teatro e della casa di Madame Niang, la fabbrica di oppio e la festa delle barche drago.



Desta infine una certa commozione leggere in seconda di copertina la presentazione della mini-serie da parte di Sergio Bonelli, soprattutto le ultime righe quando, da primo lettore, comunica tutto il piacere e la sorpresa vissuti nella lettura e la felicità di condividerle finalmente con noi.

4 commenti:

  1. L'ho preso ieri e sono davvero curioso, ma ho deciso di rileggere prima Volto Nascosto (come se non avessi anche altre cose da leggere).

    Però Manfredi vale il sacrificio, no?

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  2. lo vale, lo vale...

    quindi la consideri quasi un sequel?
    o è semplicemente un piacere che vuoi concederti?

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  3. In realtà non ricordavo quasi nulla del finale di Volto Nascosto. A parte questo, il protagonista è lo stesso. Anche se le vicende narrate sono ben distanti dai primi avvenimenti vissuti da Ugo Pastore, direi che è giusto leggerli anche in rapida successione, no?

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  4. In realtà sono due storie completamente slegate: il link è la maschera. Sicuramente leggere prima Volto Nascosto dà qualcosa in più, ma non è necessario.
    Resta il fatto che anche io ho riletto VN qualche mese fa... :-)

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