lunedì 21 novembre 2011

My name is Graziano

Graziano Romani è un rocker di razza. Personalmente lo avevo scoperto sulle pagine di Buscadero, ovvero una delle poche riviste italiane di musica che parla di quel rock, blues, country e jazz che difficilmente ascolti sui media più diffusi. E se lo ascolti perché il Boss lo passano in tutte le radio (poco, ma lo passano), del Boss, sul Busca, ti scrivono storia, commenti e approfondimenti che ti lasciano dentro qualcosa. Che cosa? Innanzitutto la curiosità di riascoltare quelle canzoni del Boss che hai già fatto suonare migliaia di volte, perché, dopo la lettura del Busca, lo fai con un orecchio nuovo. Oppure la curiosità di scoprire un nuovo musicista che fino a quel momento ignoravi. Così è accaduto con Graziano Romani qualche anno fa. Scoprire poi che il cantatutore emiliano è un appassionato conoscitore di fumetti raddoppia il gusto di ascoltarlo: soprattutto se le canzoni che fai girare sul piatto sono dedicate a Tex e al suo mondo.
E sì: è una settimana che ho acquistato My name is Tex, il cd con libro allegato di cui Graziano Romani è autore ed esecutore delle canzoni (ma non solo...), ed è da una settimana che non passa giorno senza che i suoi brani mi accompagnino in ufficio (lavoro al pc e per isolarmi dal resto del mondo, un paio di cuffie con della buona musica sono fondamentali), in macchina e, soprattutto, a casa durante la lettura di Tex.


Il concept album dedicato al ranger a fumetti più famoso del mondo è l'ideale colonna sonora per la lettura delle sue avventure. I brani originali di Romani, così come i traditional proposti, hanno la capacità di calarti nelle atmosfere polverose del deserto dell'Arizona, di farti cavalcare insieme a Tex e ai suoi pards. Ma i four brave riders non sono gli unici protagonisti delle ballate dal ritmo country del rocker: trovano spazio anche i suoi nemici, da Mephisto a El Muerto, ai quali sono dedicate due canzoni. Per non parlare dello struggente brano in cui Tex canta la perduta Lilyth. O del pezzo dal sapore molto intimista, intitolato Quien sabe hombre?, in cui l'autore immagina di incontrare Tex e di mettersi a parlare con lui della vita e del destino. Dopo il disco del 2009 Zagor King of Darkwood dedicato allo Spirito con la Scure e al suo mondo imperniato sulla fantastica foresta di Darkwood, Graziano Romani ci regala un altro concept album dall'animo rock. E non c'è solo il cd. Allegato al disco infatti ho trovato un libretto con dei piccoli saggi di approfondimento sulle canzoni e i suoi personaggi, sul west a fumetti e sulla musica del west ad opera di Mauro Boselli, Moreno Burattini, Luca Boschi e Graziano Romani: senza dimenticare la sentita introduzione di Sergio Bonelli. Tre brevi fumetti a colori disegnati da Giovanni Ticci, di cui uno inedito, impreziosiscono il libro.


Ed è proprio l'inedito di due tavole che mi ha fatto chiudere il volume con un sorriso sulle labbra da cui spuntava un pizzico di commozione. La storia sceneggiata da Graziano Romani stesso vede realizzarsi quasi un incontro tra Aquila della Notte e lo Spirito con la Scure: dico quasi perché il tramite fra i due è in realtà un Guitar Jim ormai invecchiato, che siede presso un solitario bivacco notturno nel deserto e offre a Tex una tazza di caffè caldo. Il cantastorie vagabondo non perde occasione per intonare, accompagnato dalla sua inseparabile chitarra, una ballata dedicata a Zagor, stimolando la curiosità di Tex su un personaggio che, come lui, ha un nome indiano. Ma Carson lo sta aspettando e Tex deve scappare via, non prima però di sentire dalla voce di Jim che un giorno ci sarà una canzone dedicata anche a lui.
In effetti la profezia di Guitar Jim si è avverata, e lo dobbiamo a Graziano Romani.

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