sabato 14 settembre 2013

Lo Spirito e il Diavolo


Il lungo viaggio in Sud America di Zagor sta riservando continue e piacevoli sorprese. Una delle più interessanti è stata quella ambientata da Mauro Boselli nel Sertão, la regione semidesertica del nord est brasiliano, teatro dell'incontro fra il nostro eroe e i leggendari Cangaceiros, i ribelli fuorilegge che si opposero nel XIX secolo allo strapotere dei latifondisti locali. L'autore milanese affronta con realismo un tema storico molto complesso, già protagonista di una delle più belle avventure di Mister No, scritta da Guido Nolitta.
La tentazione di scivolare nella retorica del romantico fuorilegge alla Robin Hood che ruba ai ricchi per dare ai poveri potrebbe essere molto forte, ma Mauro Boselli se ne tiene ben lontano. Ne è prova l'atteggiamento molto pragmatico tenuto dallo Spirito con la Scure nei confronti del Diavolo Nero, nome di battaglia di Lucas da Feira, il capo di una banda di Cangaceiros che infesta la regione attraversata da Zagor, Cico e gli amici Lobo e Kismeth. L'incontro fra i due avviene nel numero 574 intitolato La riscossa dei Cangaceiros, uscito nelle edicole a maggio 2013 e mostra la reazione di Zagor di fronte ad una nuova situazione, ovvero quella di una banda di uomini, anche molto violenti, perseguita dalla legge.



Ci sono due tavole, a proposito, disegnate da Paolo Bisi, nelle quali, secondo me, il giustiziere di Darkwood impara qualcosa di nuovo. Impara che in certi luoghi c'è una distanza profonda e costante fra la legge e la giustizia. Impara che, nonostante a Darkwood e dintorni non manchino ladri, assassini, razzisti e ogni altro genere di pericolosi criminali contro cui egli si scaglia coraggiosamente, la legge è (almeno formalmente) dalla sua parte. Non sempre viene applicata bene e i soprusi nei confronti dei deboli, specialmente se hanno la pelle rossa, sono all'ordine del giorno. Tuttavia le situazioni che Zagor si trova a fronteggiare nel Nord America sono ben diverse da quelle che il Diavolo Nero vive nel Sertão. Quasi commuove l'ingenuità del Cangaceiro quando chiede a che cosa serva lo Spirito con la Scure, se la legge a casa sua è giusta e i soldati la difendono. Zagor scopre che in Brasile la legge difende gli interessi dei ricchi ed opprime il popolo: da spirito libero e solitario quale lui è, afferma che al posto del Diavolo Nero continuerebbe ad agire da solo contro questa legge ma, sotto questo aspetto, la risposta di Lucas de Feira è ben più realista. Di fronte ad un esercito organizzato l'unica possibilità di resistere è quella di costituire un vero e proprio contro-esercito: dei resistenti organizzati militarmente.



Guerra o guerriglia sono i termini da usare per definire il violento scontro storico che avvenne in questa regione, e nel quale Zagor si trova invischiato. Dalla perplessità iniziale l'eroe di Darkwood passa ad un intervento convinto a fianco del Diavolo Nero contro i soldati dello spietato coronel Moreira, il fazendero che vuole imporre il proprio potere nella regione. Tuttavia Zagor si distingue anche in questa occasione per la sua capacità di saper giudicare gli uomini al di là della divisa che indossano. Riesce infatti a far alleare solo per una notte il Diavolo Nero con l'onesto capitano Pereira, il militare che osteggia i metodi brutali di Moreira ma che considera comunque fuorilegge i Cangaceiros. Una volta eliminato il crudele coronel e i suoi sadici paramilitari, Pereira e de Feira ritornano ad essere nemici sì, ma leali. Le abilità di mediazione che spesso Zagor usa a Darkwood per far convivere uomini bianchi e uomini rossi limando gli attriti ed evidenziando le affinità, sono state utili in quest'occasione per avvicinare e far conoscere due uomini che stanno dalla parte opposta di una barricata terribilmente delicata.

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