sabato 5 dicembre 2015

Ken Parker Classic N. 22 - "Il giorno in cui bruciò Chattanooga"


È in'edicola il ventiduesimo numero della collana Ken Parker Classic, la ristampa delle avventure di Lungo Fucile edita da Mondadori. Ho sempre amato molto questa storia in cui il personaggio creato da Giancarlo Berardi e Ivo Milazzo arriva nella cittadina di Chattanooga nell'Oklahoma, insieme al suo compagno scout indiano Victorio ed a tre soldati, per comprare dei cavalli. Berardi e lo sceneggiatore Maurizio Mantero sono dei provetti direttori d'orchestra che tengono le fila di questa vicenda in cui i protagonisti sono gli abitanti di Chattanooga. Una vera storia corale, in cui Ken e i rapinatori della banca, sono del tutto secondari rispetto alla centralità dei ruoli svolti dai cittadini. Il sindaco, lo sceriffo, le due vicine pettegole, il ricco imprenditore, il direttore della banca e il grigio impiegato e la moglie invadente, la maestra e i bambini della scuola, il dottore, il contadino sul lastrico e la moglie, i pompieri, il fotografo e altri: tutti insieme compongono un mosaico di microstorie che si incastrano perfettamente le une nelle altre. Mantero le fa scivolare una dentro l'altra con grande maestria e armonia, fino al momento dello scoppio e dell'incendio.



Da quel momento le tante piccole storie si interrompono e tutta la cittadinanza è coinvolta, suo malgrado, nella medesima grande storia: l'incendio che rischia di distruggere il paese, la rapina alla banca e il successivo sequestro dei bambini della scuola e della loro maestra. I piccoli drammi del prima si amplificano nell'unico grande dramma del dopo, in cui emergono viltà e coraggio, meschinità e intraprendenza, grettezza ed onestà. Ken è lì, come al solito, a testimoniare di questa variopinta umanità, a provare a rendersi utile. Ci riuscirà, spendendo parole distensive quando gli animi si infuocano, ed azioni concrete quando le parole non servono più. La tragedia viene alla fine sventata ma la disperazione del contadino sul lastrico, storia nella storia, rischia di causarne un'altra, della quale Ken, uomo che non può tutto vedere e prevedere (come invece farebbe un eroe), è del tutto ignaro. Ho trovato perfetti i disegni di Giancarlo Alessandrini, completamente a suo agio nel rappresentare la vita cittadina e a caratterizzare ciascun personaggio. Mirabile la sequenza di vignette mute e scontornate che descrive gli interminabili secondi successivi alla deflagrazione.
Uno degli albi migliori di tutta la serie.

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