lunedì 7 dicembre 2015

La copertina di Manuele Fior per Linus


Dopo gli attentati di Parigi si sono spese tante parole, spesso a sproposito, colme di retorica e di odio. Sbigottimento, paura, rabbia sono le emozioni più comuni che si sono alternate nei giorni successivi. Poche volte ho letto o ascoltato sui media parole figlie di razionalità ed empatia. Poi è arrivata un'immagine che, con il potere che le è intrinseco, sa comunicare molto più di tanti articoli. L'ha disegnata Manuele Fior, fumettista italiano che vive a Parigi, e l'ha pubblicata sul proprio numero di dicembre la storica rivista Linus.
Nella conversazione fra Giovanni Robertini, direttore del mensile, e lo stesso artista, riportata a pagina quattro, Fior rivela come il suo intento fosse quello di "rimanere con il cuore vicino ai ragazzi ammazzati", sullo sfondo del "macigno" rappresentato dalla militarizzazione della città. Nell'icona di Robert Doisneau io ho anche visto, però, la resistenza di coloro che rimangono, dei ragazzi che sanno levarsi sopra questo stato di emergenza che rischia di soffocare le nostre libertà.
Da un'immagine disegnata i commentatori di professione, ma in fondo tutti noi, possono trarre una lezione, intuendo la maniera attraverso la quale ci si può porre di fronte ad eventi tragici come questo: "con razionalità, senza reazioni di pancia, con un po' di compassione se possibile", per dirla ancora con le parole di Fior. 

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