martedì 7 giugno 2016

Il Comandante Mark: eroe d'altri tempi e fuori dal tempo

Il terzo Avventura Magazine della Sergio Bonelli Editore è dedicato completamente alla figura del Comandante Mark. Ricorre infatti nel 2016 il cinquantesimo anniversario dell'esordio in edicola del personaggio creato dalla EsseGesse, ovvero dal sodalizio artistico costituito da Giovanni Sinchetto, Dario Guzzon e Pietro Sartoris. Il volume monografico è arricchito da interessanti redazionali (spicca quello di Luca Boschi) che inquadrano lo scenario storico della Guerra d'Indipendenza Americana, che fa da sfondo alle gesta di Mark e dei suoi ribelli, i Lupi dell'Ontario, e tracciano una breve ma chiara biografia dei tre autori. Fulcro dell'albo è la riproposizione a colori di due storie: Il Comandante Mark e La storia di Mark, rispettivamente numero 1 e 100 della Nuova Collana Araldo, stampata dalla Casa Editrice Araldo, appartenente alla famiglia Bonelli.
"Il favoloso Mark, il comandante dei Lupi dell'Ontario? Oh... Quanto mi piacerebbe conoscerlo di persona! Dicono che sia alto, coraggioso e bello come un semidio!"
In queste parole, pronunciate da una donna in adorazione nella terza pagina del primo numero, sta tutto Mark. Un eroe senza macchia e senza paura, osannato come un semidio, che lotta per la libertà di un popolo oppresso. C'è quanto basta per offrire ai ragazzi dell'epoca del sano e costruttivo intrattenimento all'insegna dell'Avventura più classica. Ma niente di più. Il Comandante Mark non ha sfaccettature: è monolitico nella sua purezza. Irreale. Psicologicamente piatto. Privo di sfumature. Bene e male sono nettamente separati: i ribelli americani sono buoni e coraggiosi e i soldati inglesi sono cattivi e inetti. Se non fosse per i suoi compagni Mister Bluff e Gufo Triste (e il cane Flok) mancherebbe anche il sorriso che nasce dalle gag che li vede protagonisti. Che distanza da Tex e Zagor, eroi sì dalla parte del Bene, ma con una notevole profondità psicologica (pur nelle rispettive differenze). Per non parlare di Storia del West (storia di uomini normali) e dei successivi Mister No e Ken Parker: un abisso incolmabile.
Erano quasi quarant'anni che non leggevo il Comandante Mark e ho fatto a fatica a terminarne la lettura. Alla fine guardavo solo le figure, tornando così indietro a quando leggevo i fumetti senza saper leggere. Ma forse è proprio questa la dimensione in cui collocare Mark: quella propria di un lettore bambino, a cui basta un eroe senza macchia e senza paura, che dimostri il suo coraggio contro dei nemici malvagi. Un eroe d'altri tempi, appunto. Un eroe fuori dal tempo.

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