domenica 27 agosto 2017

Napoleone e le radici del terrorismo


La vendetta è un demone che tormenta, obnubila la mente, priva di empatia e fa commettere degli atti terribili. Anche se una redenzione esiste. È questo il tema di un vecchio albo di Napoleone che sto rileggendo, Il Demone di Sabbia, molto attuale, visti i tragici eventi terroristici che stanno costellando la vita di noi occidentali e, soprattutto, di asiatici e africani. Sì, perché la narrazione tossica che si sta sviluppando sempre di più presso la civiltà occidentale è quella di essere sotto attacco, di essere in guerra contro un mondo che vuole minare le basi e i valori su cui fondiamo le nostre democrazie. L'assioma di partenza è che una scheggia impazzita figlia di una cultura diversa dalla nostra (ma della quale è emanazione diretta e, per alcuni, si identifica con essa) vuole distruggerci. Ci si dimentica che il terrorismo causa molte più vittime in Asia e in Africa ma, si sa, un attentato che causa cento morti a Baghdad fa meno notizia di uno che ne causa dieci a Barcellona. Eppur si tratta sempre di persone. Così come sono persone, e non diavoli, coloro che, covando l'odio figlio della vendetta, seminano la morte. Può non piacerci, ma è così. E c'è anche un motivo per cui queste persone si comportano in questo modo. Un motivo che non si può giustificare, ma che si può comprendere.

mercoledì 16 agosto 2017

Mugiko, il vero James Bond


Mugiko, cinquantanovesima uscita della collana bonelliana Le Storie, ristabilisce le corrette origini di un filone, prima narrativo e poi cinematografico, che è entrato nella cultura di massa occidentale: la spy-story alla James Bond. Come dichiara in quest'intervista Gianfranco Manfredi, l'autore dell'avventura a fumetti da qualche giorno in edicola, Ian Fleming si ispirò per il protagonista di tanti suoi fortunati romanzi a Richard Sorge, una spia tedesca degli anni venti e trenta che prestò servizio per l'Unione Sovietica. Pare che all'epoca gli agenti segreti sovietici fossero i migliori al mondo e che fossero molto abili nell'intrufolarsi in qualsiasi ambiente del nemico capitalista, oltre che dotati di una grande carisma e fascino. Manfredi rende così giustizia alla figura storica dell'avventurosa spia russa, scippata dalla penna di Fleming.

lunedì 14 agosto 2017

La raffinatezza di Mercurio Loi


Il piccolo palcoscenico rivela Mercurio Loi per quello che è: una collana raffinata. L'albo di agosto, terzo della serie creata da Alessandro Bilotta, sbalordisce per la precisione con cui è calibrata la sceneggiatura e per la delicatezza con cui viene svolto il tema. Il professor Loi deve scegliere il nuovo domestico, impresa solo all'apparenza facile perché il defunto Ercole è insostituibile. Questo è l'incipit, solo apparentemente banale, perché tutta la storia ruota attorno a questo perno, sul quale si chiude circolarmente. Al centro si snodano altre trame, solo all'apparenza scorrelate, che portano il lettore a riflettere sul tema dell'identità e della sua perdita. Il mezzo, attraverso il quale ciò avviene, è una forma particolare di teatro, quello delle marionette. Mercurio Loi è il protagonista di una messa in scena allestita da un certo Augustino, maestro dedito all'arte dei burattini, che plasma la marionetta raffigurante il professore seguendolo da vicino durante la sua vita quotidiana.

giovedì 10 agosto 2017

Corto Maltese su La Repubblica? Anche no!


Dal 4 agosto e fino a domenica 13 il quotidiano La Repubblica sta pubblicando a puntate Equatoria, la nuova storia a fumetti di Corto Maltese, firmata dagli spagnoli Juan Diaz Canales ai testi e Ruben Pellejero ai disegni. Si tratta della seconda prova del duo iberico con la creatura di Hugo Pratt dopo Sotto il sole di mezzanotte, albo uscito nel 2015.
L'uscita in grande stile su un quotidiano a larga diffusione vuole celebrare i 50 anni della pubblicazione sulla rivista Sgt. Kirk de Una ballata del mare salato, prima storia di Corto Maltese scritta e disegnata da Pratt. L'idea di associare fumetto e quotidiano è affascinante, perché fa ritornare indietro nel tempo all'epoca lontana in cui i fumetti comparivano regolarmente sui quotidiani. Purtroppo l'applicazione dell'idea non è stata all'altezza, al punto che ho abbandonato l'acquisto del quotidiano.

domenica 6 agosto 2017

La sporca guerra di Troia


Che la guerra sia un affare sporco, lo sappiamo. Anche per chi non l'ha vissuta direttamente, il concetto è chiaro. Da Guernica a Niente di nuovo sul fronte occidentale ad Apocalypse Now, pittura, letteratura e cinema hanno mostrato come la guerra sia disumana e disumanizzante. La guerra di Troia, però, almeno per me, aveva conservato sempre un'aurea mitica ed ideale, merito ovviamente della lettura dell'Iliade di Omero, di cui rimangono impresse nella memoria le gesta degli eroi ed avversari Achille ed Ettore, quasi che a combattersi fra loro non fossero state per dieci anni le truppe dei soldati semplici, ma soltanto queste figure semi-divine. A riportarmi alla realtà, infrangendo quest'immagine ideale e falsa che albergava nella mia mente, è stato Il sangue dei mortali, l'albo di luglio della collana a fumetti Le Storie, scritto da Giancarlo Marzano e disegnato da Tommaso Bianchi.

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